
Roma, 15 ottobre 2025 – Il Governo italiano ha rispettato la scadenza cruciale di oggi, inviando a Bruxelles il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) che delinea il quadro finanziario della Manovra 2026. Nonostante l’approvazione del documento macro, la definizione finale della Legge di Bilancio è stata rimandata a un nuovo Consiglio dei Ministri previsto per venerdì. La Manovra, dal valore complessivo stimato tra i 16 e i 18 miliardi di euro , si concentra su taglio fiscale, potenziamento della sanità e rilancio degli investimenti, ma resta condizionata dalla ricerca di coperture non convenzionali.
Il DPB conferma l’obiettivo cruciale di riportare il deficit al 3% del PIL , un passo necessario per l’uscita da eventuali procedure di infrazione europee. Tuttavia, la crescita del PIL per l’anno in corso è mantenuta cauta, stimata intorno allo 0,5% , in un contesto macroeconomico che il Ministro Giorgetti ha definito ancora segnato da “forti elementi di incertezza”.
Il Taglio Fiscale per 12 Milioni di Contribuenti
L’intervento più significativo sul fronte fiscale è il taglio dell’IRPEF mirato al ceto medio. L’ipotesi più accreditata prevede la riduzione dell’aliquota intermedia, che interessa i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. L’aliquota di riferimento, attualmente al 35%, dovrebbe scendere al 33% (o 32% nelle versioni più ottimistiche).
Questa modifica interesserebbe circa 12 milioni di italiani, offrendo risparmi annui che, a seconda della posizione reddituale, oscillano tra 200 e 800 euro. Parallelamente, è stata confermata la proroga, o sterilizzazione, della Plastic Tax e della Sugar Tax per tutto il 2026, una misura volta ad allentare la pressione sulle filiere produttive e sui prezzi al consumo.
Il Nodo Cruciale delle Coperture: Il Contributo delle Banche
Per finanziare queste misure strutturali, la Manovra fa affidamento su un contributo rilevante, stimato tra i 4 e i 5 miliardi di euro, proveniente da banche e assicurazioni. Questo contributo è definito come “concertato”. La modalità esatta di prelievo è ancora oggetto di trattative tecniche, con l’obiettivo del Governo di assicurarsi i fondi necessari senza ricorrere a un’imposizione fiscale unilaterale che destabilizzi il mercato. Il successo di questa negoziazione è vitale, poiché questi fondi rappresentano una quota significativa delle coperture totali.
Potenziamento Sanità e Pensioni “Soft”
Sul fronte sociale, la Manovra prevede un robusto incremento del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), con un aumento di 2,5 miliardi di euro aggiuntivi per il 2026. Queste risorse sono prioritariamente destinate alla riduzione delle liste d’attesa, al rinnovo dei contratti e all’assunzione di nuovo personale (si parla di 27.000 unità).
Per le pensioni, l’intervento è mirato e definito “soft”. L’Esecutivo intende disporre lo stop selettivo all’aumento automatico dell’età pensionabile di tre mesi previsto per il 2027, limitando la sospensione a specifiche fasce anagrafiche, come coloro che avranno già compiuto 64 anni.
Imprese: Ritorno a Industria 4.0
Per le imprese, la Manovra punta a difendere la traiettoria degli investimenti reintroducendo il Superammortamento e lanciando un nuovo “incentivo orizzontale” per la trasformazione digitale e green, finanziato anche con i residui del programma Transizione 5.0. Viene confermata anche l’Ires premiale per le aziende che reinvestono gli utili.
Mentre l’opposizione critica la Manovra definendola di “austerità” e mancante di una visione di crescita strutturale , i mercati sembrano al momento non preoccupati, mantenendo stabili i rendimenti dei BTP. I dettagli finali, in particolare sul meccanismo di contributo delle banche, saranno definiti nel prossimo Consiglio dei Ministri.