UniCredit ha archiviato i primi nove mesi del 2025 con risultati che non solo superano le attese del mercato ma riscrivono i massimi storici della banca. L’utile netto complessivo si è attestato a ben €8,7 miliardi , in crescita del 12,9% anno su anno. Il solo terzo trimestre ha superato il consenso degli analisti, confermando la solidità della strategia “UniCredit Unlocked” e blindando l’ambizioso piano di distribuzione per gli azionisti

Il “Beat” del Trimestre: L’Efficienza Batte i Tassi

UniCredit ha riportato nel terzo trimestre (3Q25) un utile netto di €2,6 miliardi , un dato che è riuscito a superare le stime medie di consenso che si fermavano a €2,435 miliardi.  

Il risultato è cruciale perché arriva in un contesto dove il settore bancario europeo inizia a percepire una pressione sul Margine di Interesse Netto (NII), la principale fonte di ricavo nell’era dei tassi alti. Infatti, il NII di UniCredit nel 3Q25 si è attestato a €3,4 miliardi, registrando una contrazione del 5,4% anno su anno.  

A compensare questa flessione e a spingere l’utile oltre le attese sono stati due fattori chiave:

Crescita delle Commissioni: I ricavi da commissioni e dal risultato netto assicurativo si sono dimostrati resilienti, crescendo del 7,6% anno su anno a €2,1 miliardi nel trimestre.  

Efficienza Operativa Record: La gestione dei costi è rimasta il punto di forza del CEO Andrea Orcel. Il Cost/Income ratio, una metrica fondamentale di efficienza, si è mantenuto a un livello best-in-class del 37,1% nel trimestre , in calo rispetto all’anno precedente.  

Questa combinazione di diversificazione dei ricavi e controllo maniacale dei costi ha permesso ai ricavi netti totali di mantenere la crescita, raggiungendo €6,1 miliardi, in aumento dell’1,2% Y/Y.

Capitale e Distribuzione: La Promessa Mantenuta

Con un utile netto di €8,7 miliardi nei nove mesi, UniCredit si è confermata sulla buona strada per raggiungere la guidance per l’intero esercizio (FY25), fissata a circa €10,5 miliardi. Questo risultato mette UniCredit in condizione di realizzare “il suo miglior anno di sempre”.  

La straordinaria generazione organica di capitale, pari a €2,6 miliardi nel trimestre, ha mantenuto il Core Equity Tier 1 (CET1) ratio al robusto livello del 14,8%.  

Questa solidità patrimoniale è la base per la massiccia politica di remunerazione: il Gruppo ha ribadito il target di distribuzione totale per il 2025, pari o superiore a €9,5 miliardi. Questo piano include :  

Un dividendo in contanti (acconto) di €2,2 miliardi (equivalente a €1,4282 per azione), con pagamento previsto per il 26 novembre 2025.  

L’avvio, entro la fine di ottobre, del riacquisto di azioni (Share Buyback) residuo del 2024, per un valore di €1,8 miliardi.

Outlook Strategico e Reazione del Mercato

L’eccellenza gestionale di UniCredit è testimoniata anche dal Return on Tangible Equity (RoTE), che nei nove mesi ha raggiunto il 21,7%.  

A livello strategico, la banca è impegnata a rafforzare la sua presenza pan-europea. Tra le mosse più rilevanti del trimestre rientrano l’aumento della partecipazione con diritto di voto in Commerzbank al 26% (con l’obiettivo di raggiungere circa il 29% a termine) , e l’integrazione di Alpha Bank România, operazioni volte a consolidare la crescita strutturale e la diversificazione dei ricavi.  

Nonostante i risultati record, il titolo UniCredit ha chiuso la giornata del 22 ottobre 2025 in calo del 2,62% a €61,390. Tuttavia, la valutazione media degli analisti si mantiene ampiamente positiva, con un Target Price medio di €70,23 , riflettendo la fiducia nella capacità del Gruppo, recentemente premiato da S&P con l’upgrade del rating a ‘A-‘ , di sostenere una crescita degli utili per azione leader nel settore.