I dati macroeconomici rilasciati oggi, 24 ottobre 2025, hanno fornito un quadro economicamente bilanciato per gli Stati Uniti, con segnali contrastanti che, tuttavia, rafforzano l’aspettativa di una Federal Reserve (Fed) propensa a un ulteriore allentamento monetario.
Il dato più significativo è giunto dall’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) di Settembre, mentre le stime preliminari sull’attività produttiva (PMI) di Ottobre indicano un rallentamento della crescita.

Il Dettaglio sull’Inflazione (IPC)
L’attenzione dei mercati si è concentrata sull’IPC Core, la misura preferita dalla Fed perché esclude le componenti volatili di cibo ed energia.
Su base mensile (Core IPC m/m), l’inflazione di fondo è rallentata, attestandosi a +0.2% a Settembre, in calo rispetto al +0.3% registrato nei due mesi precedenti. Questa moderazione è un segnale chiave che le politiche restrittive della Fed stanno finalmente attenuando le pressioni sui prezzi derivanti dalla domanda interna.
Su base annua (Core IPC y/y), l’indice si è stabilizzato al 3.0%, scendendo marginalmente dal 3.1% di Agosto.
L’IPC Totale (Headline) su base annua (IPC y/y) è aumentato anch’esso al 3.0%. Questo lieve rialzo (dal 2.9% di Agosto ) è attribuibile quasi interamente al settore Energia, guidato da un aumento del 4.1% nel prezzo della benzina nel corso del mese. Poiché questi sono considerati shock temporanei, il rallentamento del Core è il fattore che ha guidato l’ottimismo.
Il Rallentamento della Crescita (PMI)
I dati Flash del Purchasing Managers’ Index (PMI) di S&P Global per Ottobre, che sono indicatori anticipatori dell’attività economica , hanno confermato una perdita di slancio.
Flash Manifatturiero PMI: Si è attestato a 52.0 a Settembre, in calo dal 53.0 di Agosto , e si prevede un ulteriore lieve calo a 51.9 a Ottobre. Questo indica un’espansione lenta del settore industriale.
Flash Servizi PMI: Il settore dominante dei servizi ha mostrato una crescita robusta, ma con una chiara decelerazione: il PMI di Settembre si è attestato a 54.2 (in calo dal 54.5 di Agosto ), con attese di ulteriore discesa a 53.5 a Ottobre.
PMI Composito: L’indice aggregato per Settembre si è attestato a 53.9, in calo dal 54.6 di Agosto. Nonostante l’indice resti al di sopra della soglia 50 (che separa l’espansione dalla contrazione ), il trend di rallentamento è evidente.
Le Implicazioni per i Mercati e la Fed
La combinazione di inflazione Core più contenuta e crescita economica che perde velocità è stata interpretata dai mercati come un via libera per il proseguimento della politica di alleggerimento monetario.
Mercati Azionari e Obbligazionari: L’azionario (Wall Street) ha reagito accelerando violentemente al rialzo, in particolare nei settori sensibili ai tassi come le utilities. Contemporaneamente, i rendimenti dei Treasury USA sono calati a doppia cifra, riflettendo le rinnovate aspettative di tagli futuri dei tassi di interesse.
Outlook della Fed: La Fed, che ha già tagliato i tassi a Settembre e ha previsto “altre due sforbiciate nel 2025” , può ora contare su una prova tangibile che la disinflazione è in atto. Il rischio di un significativo rallentamento economico sta superando quello di una nuova impennata inflazionistica strutturale. Per questo motivo, il percorso di tagli graduali dei tassi appare ora più solido per il quarto trimestre del 2025 e l’inizio del 2026.