Il 2025 segna una svolta per gli investimenti tematici. Dopo un anno di incertezza, gli investitori sono tornati a puntare con decisione sui megatrend, ma con una selettività mai vista prima.
Gli Exchange-Traded Fund (ETF) tematici in Europa hanno raggiunto la cifra record di 52 miliardi di euro in gestione, con una raccolta netta che ha superato gli 11,5 miliardi di dollari da inizio anno. A guidare questa ondata non è un ottimismo generalizzato, ma la convinzione in due pilastri ritenuti fondamentali per il futuro: l’Intelligenza Artificiale e la Difesa.
Un ETF (Exchange Traded Fund) è un fondo di investimento quotato in Borsa che, come un’azione, può essere acquistato e venduto durante la giornata, ma che offre l’opportunità di investire in un insieme diversificato di titoli (azioni, obbligazioni, materie prime) replicando la performance di un indice di riferimento.
Il Dominio della Difesa: Sicurezza come Priorità Strategica
Il settore della difesa è il protagonista indiscusso del 2025. Gli ETF legati alla difesa globale e a quella europea hanno attratto da soli oltre 9,3 miliardi di dollari, rappresentando più dell’80% dei flussi tematici totali. Questo boom è alimentato da catalizzatori potenti e duraturi. Le persistenti tensioni geopolitiche, dai conflitti in corso alle recenti violazioni dello spazio aereo NATO, hanno spinto i governi a un riarmo strategico. L’impegno dei paesi membri della NATO di aumentare la spesa militare fino al 5% del PIL crea una solida e prevedibile domanda per le aziende del settore.
Un fattore chiave, spesso sottovalutato, è la ricalibrazione della finanza sostenibile (ESG). La Commissione Europea ha chiarito che gli investimenti nella difesa sono compatibili con le normative ESG, rimuovendo una barriera cruciale per il capitale istituzionale. Di conseguenza, i fondi ESG hanno triplicato la loro esposizione al settore, sbloccando un vasto bacino di capitali e trasformando la difesa da una scommessa tattica a un’allocazione strategica di lungo termine nei portafogli.

L’Intelligenza Artificiale: Investire nelle Fondamenta del Futuro
Parallelamente, l’Intelligenza Artificiale si conferma come un pilastro irrinunciabile, attirando flussi per 1,6 miliardi di dollari da inizio anno. L’entusiasmo iniziale per le applicazioni software si è evoluto in una tesi di investimento più matura, focalizzata sull’infrastruttura fisica che abilita la rivoluzione AI. È la cosiddetta strategia “picks and shovels” (picconi e pale): investire nei fornitori di componenti essenziali piuttosto che scommettere sui vincitori finali, ancora incerti.
La domanda si concentra su semiconduttori ad alte prestazioni, data center e le infrastrutture energetiche necessarie per alimentarli. Questa è vista come una vera e propria corsa agli armamenti tecnologici, dove la spesa delle aziende per l’infrastruttura AI è considerata un investimento critico e non negoziabile per rimanere competitivi.
La Grande Rotazione: Una Scelta Deliberata
Questa corsa verso AI e difesa non è casuale, ma una rotazione strategica e mirata del capitale. Mentre questi due temi registrano afflussi record, altri settori un tempo favoriti stanno perdendo terreno. Temi come i Veicoli Elettrici e le Batterie hanno registrato deflussi per 212 milioni di dollari, e l’Innovazione Sanitaria ha perso 295 milioni. Ciò dimostra che gli investitori non stanno semplicemente aumentando l’esposizione al rischio, ma stanno privilegiando temi sostenuti da una domanda “inelastica” – quella governativa e aziendale – rispetto alla volatilità della spesa dei consumatori.
In conclusione, AI e Difesa non sono più visti come scommesse tattiche, ma come elementi strutturali che rispondono a due “mega-forze” globali: un mondo geopoliticamente frammentato e una rivoluzione tecnologica inarrestabile. Per gli investitori, questi due temi rappresentano sempre più i pilastri gemelli su cui costruire i portafogli del futuro.