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Milano, 13 Ottobre 2025 – La settimana finanziaria si apre con un netto contrasto globale: l’Occidente si aggrappa a segnali di distensione politica per tentare un massiccio rimbalzo, mentre i mercati asiatici scontano ancora la paura delle tariffe statunitensi. Il sentiment è dominato dalla volatilità, con gli investitori che navigano tra la retorica geopolitica e l’imminente avvio della stagione degli utili USA.

Wall Street: La Rivincita del Settore Tech
Dopo la peggiore sessione da Aprile registrata venerdì scorso—con l’S&P 500 in calo del 2.7% e il Nasdaq in caduta libera del 3.6% —Wall Street si prepara per una vigorosa riapertura. A guidare l’ottimismo sono i futures, che indicano guadagni significativi, alimentati dalla retorica più conciliante del Presidente USA durante il fine settimana.
-I principali indici americani si sono posizionati per un’apertura marcatamente rialzista:
-I futures sul Nasdaq (ad alta concentrazione tecnologica) segnano l’incremento più forte, con un balzo dell’1.7%. L’S&P 500 è atteso in rialzo dell’1.2% , aprendo le contrattazioni a 6660 punti con un guadagno complessivo dell’1.64%.
-I futures sul Dow Jones 30 sono saliti dello 0.9%.
Il settore dei semiconduttori, il più vulnerabile alle restrizioni cinesi sulle esportazioni di terre rare, è in prima linea nel recupero: titoli chiave come Micron (+4.9%) e Advanced Micro Devices (AMD) (+3.4%) si trovano in forte guadagno in pre-apertura. Nonostante l’attività sui mercati azionari, il mercato obbligazionario statunitense rimane chiuso per la festività del Columbus Day.
Europa Cauta, Ma Piazza Affari in Vetta al Continente
I listini europei hanno aperto con prudenza, ma con un orientamento prevalentemente positivo, agganciandosi al sentiment di rimbalzo americano. Mentre l’Euro Stoxx 50 e il Mini-DAX (+0.7%) mostrano guadagni moderati, Piazza Affari si distingue.
A metà seduta, il FTSE MIB scambia a 42.354 punti, registrando un progresso dello 0.72%. La performance positiva è trainata da movimenti settoriali molto specifici:
I Titoli Protagonisti a Milano
–Buzzi Unicem è il top performer del listino con un guadagno che ha superato il 5.05%. Il titolo è spinto da una chiara speculazione sul settore edile, in particolare dalle aspettative di un’enorme richiesta di materiali per i futuri lavori di ricostruzione nella Striscia di Gaza.
-In rialzo anche i titoli correlati al risk-on globale e al settore automobilistico: STMicroelectronics guadagna il 3.17% e Stellantis il 3.08%.
-Le performance peggiori si registrano su Ferrari (-2.38%) e DiaSorin (-0.87%). È degno di nota che il calo di DiaSorin avvenga nonostante la società di diagnostica abbia riportato risultati solidi nel primo semestre 2025 e abbia recentemente ricevuto un upgrade a “Buy” da UBS con un target price alzato a €98.
Sul fronte macro, lo spread BTP-Bund si mantiene stabile, attestandosi a +92 punti base. Continuano a guadagnare terreno i beni rifugio: l’oro è in aumento dell’1.43%, mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) rimbalza dell’1.74%.
La Parentesi Asiatica: Il Prezzo della Tensione
La sessione asiatica ha fornito la misura più cruda della paura generata dalla minaccia tariffaria del Presidente USA. Con Tokyo chiusa per festività , le altre piazze hanno chiuso in forte calo:
-L’indice Hang Seng di Hong Kong è affondato del 3.5% a 25.374 punti , trascinato al ribasso dai giganti tecnologici.
-Il Kospi della Corea del Sud ha ceduto l’1.7%.
-Lo Shanghai Composite ha chiuso in leggero ribasso dello 0.19%.
Questo selloff è avvenuto nonostante la Cina abbia rilasciato dati commerciali di Settembre migliori del previsto (esportazioni +8.3%, importazioni +7.4%). Il mercato ha di fatto ignorato i fondamentali economici per focalizzarsi esclusivamente sul rischio strutturale di una guerra commerciale totale e sulla minaccia di dazi del 100%.
Prospettive: Teatro di Negoziazione e Utili Bancari
Il sollievo di oggi non si basa su un accordo concreto, ma su un cambio di tono politico, che gli analisti definiscono come puro “teatro di negoziazione”. La volatilità implicita rimane alta, con l’indice VIX (che misura la paura del mercato) che ha registrato un aumento del 31.8% a seguito della sessione di venerdì.
Gli occhi degli investitori si spostano ora dall’arena politica all’economia reale: l’attenzione per il resto della settimana sarà interamente catalizzata dall’inizio della stagione degli utili del terzo trimestre. Martedì si attendono i risultati delle principali banche statunitensi, tra cui Citigroup, Goldman Sachs e JPMorgan Chase , che forniranno la prima vera prova sulla sostenibilità delle valutazioni azionarie attuali.
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