
2 ottobre 2025 – La corsa all’Intelligenza Artificiale Generativa ha fissato un nuovo prezzo per la supremazia tecnologica: 500 miliardi di dollari. OpenAI, l’azienda madre di ChatGPT e leader indiscusso del settore, ha raggiunto questa valutazione record in seguito a una massiccia operazione finanziaria conclusa oggi, consolidando la sua posizione come l’azienda privata di maggior valore al mondo.
La notizia, riportata originariamente da Bloomberg, non riguarda un nuovo finanziamento per le casse aziendali, ma una secondary tender offer, ovvero un’offerta pubblica per la vendita di azioni già esistenti.
Il Sorpasso su SpaceX e la Caccia ai Talenti
L’accordo ha permesso a dipendenti attuali ed ex dipendenti di liquidare circa 6,6 miliardi di dollari in azioni. La transazione segna un balzo impressionante, quasi il doppio della precedente valutazione di 300 miliardi di dollari raggiunta solo all’inizio del 2025.
Con i suoi 500 miliardi di dollari, OpenAI supera ufficialmente l’azienda aerospaziale di Elon Musk, SpaceX, la cui valutazione si attestava intorno ai 400 miliardi di dollari, assumendo il titolo di private company più preziosa.
Ad acquistare queste quote a prezzi elevatissimi sono stati investitori istituzionali di alto profilo, tra cui il colosso SoftBank, Thrive Capital, Dragoneer Investment Group e l’ente sovrano di Abu Dhabi MGX.
Liquidità come arma strategica
La motivazione principale di questa mossa, puramente finanziaria e non operativa, è la talent retention. Con l’Intelligenza Artificiale nel pieno di una “corsa all’oro”, i giganti tech come Meta hanno lanciato campagne aggressive per sottrarre ricercatori chiave a OpenAI, offrendo pacchetti compensativi a nove cifre.
Consentendo ai dipendenti di monetizzare parte delle loro stock option, i cui ritorni hanno raggiunto 35 volte il valore iniziale per gli early joiners del 2021 , OpenAI offre la liquidità necessaria per mantenere il personale motivato. L’operazione permette inoltre alla società di rimanere privata, evitando le pressioni regolatorie e il controllo trimestrale di un’IPO prematura, mentre gestisce la sua ambiziosa e costosa missione AGI (Intelligenza Artificiale Generale).
La Bolla e i Numeri da Capogiro
La valutazione da mezzo trilione di dollari arriva nonostante lo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, abbia precedentemente avvertito che il mercato AI si trova in una “bolla” caratterizzata da valutazioni “insane”.
Gli analisti giustificano questo premium estremo con l’iper-crescita dei ricavi:
-OpenAI ha generato circa 4,3 miliardi di dollari nel primo semestre del 2025.
-Il run rate annualizzato (ricavi attesi su base annuale) ha raggiunto i 12 miliardi di dollari entro luglio 2025.
Nonostante i ricavi in rapida crescita, la società opera ancora in perdita a causa degli ingenti costi per la ricerca e l’acquisto di hardware (GPU), con un cash burn previsto di circa 8 miliardi di dollari nel 2025. Gli investitori stanno quindi scommettendo non sulla redditività attuale, ma sulla previsione che OpenAI manterrà una crescita esplosiva (proiettata al 243% nel 2025) e dominerà l’economia AGI, un mercato che si prevede supererà in dimensioni quello delle ricerche, dei social media o del cloud.
L’accordo di oggi non è solo un affare di mercato; è una dichiarazione di intenti che definisce lo standard per l’intero settore AI: la velocità è la nuova metrica di valore, e OpenAI è in testa.