Parigi, 6 ottobre 2025 – La crisi politica francese ha raggiunto un nuovo, drammatico apice con le dimissioni lampo del Primo Ministro Sébastien Lecornu. Dopo soli 27 giorni dalla sua nomina il 9 settembre, Lecornu ha rassegnato le dimissioni al Presidente Emmanuel Macron, stabilendo un record negativo nella storia della Quinta Repubblica.  

Lecornu, fedelissimo di Macron ed ex Ministro della Difesa, era stato scelto per guidare un governo in grado di attuare “azioni di rottura” dopo la caduta del predecessore, François Bayrou. La sua brevissima esperienza, tuttavia, è terminata prima ancora di poter presentare il suo programma all’Assemblea Nazionale.  

L’Errore Fatale del Gabinetto

Il crollo è stato innescato da un grave errore di calcolo strategico. Domenica sera, 5 ottobre, Lecornu aveva anticipato parte della composizione del nuovo Gabinetto. La mossa ha scatenato una “levée de bouclier” (sollevazione) immediata, con l’opposizione di destra e settori cruciali degli alleati che hanno trovato la squadra inadeguata . La formazione, sebbene includesse ministri di peso come Bruno Retailleau (Interno) e Jean-Noël Barrot (Affari Esteri) , non è riuscita a coagulare il consenso necessario.

Di fronte alla certezza di perdere un voto di fiducia già martedì , Lecornu ha dovuto presentare le dimissioni lunedì mattina. Questa capitolazione fulminea evidenzia l’isolamento del Presidente Macron, il quale, da quando ha perso la maggioranza assoluta nel 2022, non riesce a installare un esecutivo stabile . Lecornu era il quinto Primo Ministro nominato da Macron in soli due anni .

Reazioni e Impatto Finanziario

La notizia ha immediatamente alimentato la narrazione di caos politico in Francia. I media francesi hanno descritto la situazione come “ubuesque” (assurda) , attribuendo la responsabilità del fallimento alla strategia del Presidente stesso. Il leader del movimento France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha parlato di una “triste comédie du mépris” (triste commedia del disprezzo) inflitta da Macron alla Francia.  

A livello internazionale, l’allarme è stato amplificato dalla reazione dei mercati. La Borsa di Parigi ha subito un brusco calo, con l’indice CAC 40 che ha ceduto l’1,75%, chiudendo a 7.938 punti. Questo dato conferma che la crisi di governabilità francese è percepita come una fonte di rischio sistemico per l’Eurozona, mettendo a rischio la capacità del Paese di portare avanti riforme economiche cruciali, come il previsto budget di austerità .  

Macron si trova ora di fronte alla scelta se nominare un altro lealista condannato al fallimento o tentare la mossa rischiosa di un peso massimo politico con una base indipendente—come Bernard Cazeneuve o Xavier Bertrand —un dilemma che alimenta ulteriormente l’incertezza in un Paese sempre più frammentato.


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