La settimana del 6 ottobre 2025 si apre in un clima di eccezionale incertezza, dominato dalla paralisi governativa (shutdown) negli Stati Uniti, che ha creato un blackout informativo sui dati macroeconomici, e da un cruciale test sul debito sovrano in Eurozona. L’attenzione degli investitori è focalizzata sui verbali di Fed e BCE per decifrare il futuro della politica monetaria.

USA: L’ombra dello Shutdown e la Debolezza del Lavoro
Lo stallo politico sul bilancio federale americano ha bloccato la pubblicazione di indicatori economici essenziali, tra cui i report settimanali sui sussidi di disoccupazione e sugli ordini alle fabbriche di agosto.
In questo vuoto informativo, i dati di fonte privata hanno assunto un peso anomalo. In particolare, la survey ADP ha mostrato un inatteso calo di 32.000 occupati nel settore privato a settembre , un segnale di debolezza rafforzato dalla stagnazione dell’indice PMI Servizi, sceso a 50.0 punti.
La Federal Reserve (Fed), che ha già ridotto i tassi a settembre portandoli nell’intervallo 4.00%-4.25% , si trova a operare “nella penombra”. La debolezza del mercato del lavoro, confermata dai proxy, consolida le aspettative di mercato per un ulteriore taglio dei tassi a ottobre. Il punto chiave della settimana è la pubblicazione dei verbali FOMC (Fed), attesi per chiarire la forward guidance della banca centrale.
Eurozona: Crescita Fragile e il Verdetto Sull’Italia
L’Eurozona continua a mostrare una crescita a due velocità, sostenuta quasi interamente dal settore dei servizi (PMI composito a 51.2). Per valutare la salute complessiva del blocco, i mercati attendono la Produzione Industriale per agosto in Germania, Italia e Spagna, indicatori cruciali per verificare la capacità del manifatturiero di uscire dalla fase di debolezza. Parallelamente, le Vendite al Dettaglio forniranno un barometro della domanda finale.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha mantenuto i tassi fermi al 2% e i verbali del Consiglio Direttivo dovrebbero ribadire l’atteggiamento “attendista” e data-dependent della Presidente Christine Lagarde.
L’evento di rischio sovrano più significativo è la revisione del rating dell’Italia da parte di S&P Global il 10 ottobre. L’Italia è attualmente valutata ‘BBB’ con outlook Stabile , due tacche sopra il livello junk. La conferma di questo giudizio è cruciale e attesa per evitare un sell-off immediato sui BTP e un ampliamento dello spread, dato l’elevato debito pubblico.
Da monitorare anche la riunione OPEC+ sui livelli di produzione petrolifera e l’andamento dei beni rifugio come l’oro, sostenuto dall’incertezza.