Lo shutdown del governo federale statunitense, entrato nel suo secondo mese, ha trasformato i cieli di New York nell’epicentro di una crisi operativa nazionale. La triade di aeroporti maggiori—John F. Kennedy (JFK), LaGuardia (LGA) e Newark Liberty (EWR)—sta registrando ritardi medi di circa due ore per i voli in partenza e in arrivo.  

Il problema non è tecnico, ma umano: una drammatica carenza di personale di controllo del traffico aereo. La Federal Aviation Administration (FAA) ha riferito che nelle strutture di controllo dell’area di New York, l’assenza di controllori certificati ha raggiunto l’allarmante tasso dell’80%. L’assenza di paga per circa 13.000 controllori del traffico aereo e 50.000 ufficiali della Transportation Security Administration (TSA), classificati come personale essenziale e costretti a lavorare senza retribuzione, ha spinto molti a non presentarsi, ad ammalarsi o a cercare lavori secondari.  

Questo collasso funzionale è un danno amplificato: la FAA era già in deficit di circa 3.500 controllori prima che lo shutdown iniziasse.

Il Conto alla Rovescia per l’ “Holiday Meltdown”

La crisi ha ora una data di scadenza critica: il Giorno del Ringraziamento. Il Vice Presidente JD Vance ha avvertito che se lo stallo dovesse estendersi fino a questa stagione di punta, si potrebbe affrontare un “disastro”. Il rischio è che il prolungarsi del blocco costringa i lavoratori essenziali a saltare il terzo stipendio, portando a un ulteriore crollo delle presenze e, di conseguenza, a un degrado inaccettabile della sicurezza aerea.  

Le maggiori compagnie aeree, tra cui Delta e United, hanno lanciato un appello unito al Congresso per approvare immediatamente una risoluzione continua (“Clean CR”) per riaprire il governo e pagare il personale critico, sostenendo che il sistema aereo è sotto “immenso stress e fatica”.

Le Radici Politiche e il Danno a New York

La radice di questo caos operativo è un conflitto politico irrisolto sul bilancio federale per l’anno fiscale 2026. Lo stallo ruota attorno alla scadenza dei sussidi potenziati per l’Affordable Care Act (ACA), che i Democratici cercano di estendere e che l’amministrazione Trump ha permesso che scadessero.  

Il Presidente Trump ha inasprito la posta in gioco attraverso manovre politiche mirate, come il blocco di 20 miliardi di dollari in fondi precedentemente approvati per il trasporto pubblico a New York e Chicago.  

Oltre ai cieli, lo shutdown ha innescato un’immediata crisi umanitaria con l’incertezza sui benefit del Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP), i food stamps, che sostengono circa 42 milioni di beneficiari. L’Attorney General di New York, Letitia James, è co-leader di una causa intentata da oltre due dozzine di Stati per obbligare l’amministrazione federale a utilizzare i fondi di riserva di emergenza per distribuire i benefit, sottolineando che l’USDA ha “i soldi per mantenerlo in funzione”.  

Sul fronte economico, il costo è massiccio, stimato in circa $15 miliardi di perdita di PIL a settimana. Il caos negli aeroporti di New York è il più visibile dei punti di rottura, un segnale che il prolungamento dell’impasse ideologica sta seriamente compromettendo la capacità dello Stato di svolgere le sue funzioni essenziali.