Mercoledì 12 novembre 2025, il Presidente Donald Trump ha firmato il decreto di spesa, ponendo fine allo shutdown governativo più lungo della storia amministrativa americana, durato 43 giorni . La crisi ha superato il precedente record di 35 giorni stabilito durante il primo mandato di Trump (2018-2019) .
A differenza dello stallo del 2018, innescato dalla richiesta di finanziamenti per il muro di confine , lo shutdown del 2025 è nato dalla battaglia sulla sanità: i senatori Democratici si sono rifiutati di approvare il bilancio se non fosse stata inclusa l’estensione dei crediti d’imposta per l’Affordable Care Act (ACA), sussidi essenziali che mantengono le assicurazioni accessibili per circa 24 milioni di americani. La scadenza di questi crediti, prevista per fine 2025, rischia di far aumentare i premi sanitari in media del 26%.

Compromesso Temporaneo: Pagare Ora, Votare Dopo
L’accordo che ha sbloccato la situazione è un classico esempio di tregua politica, frutto di un voto procedurale in Senato (60 a 40) che ha visto otto senatori Democratici rompere la linea del partito.
Il compromesso prevede:
- Riapertura fino al 30 gennaio 2026: Il governo federale sarà finanziato temporaneamente attraverso una Continuing Resolution (CR).
- Protezione dei Servizi: L’accordo ha ripristinato immediatamente i fondi per il Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP), l’assistenza alimentare per circa 42 milioni di americani, che era a rischio di interruzione.
- Paga Arretrata: Garantita la retribuzione retroattiva per centinaia di migliaia di dipendenti federali costretti al furlough o a lavorare senza stipendio.
- Rinvio dell’ACA: I Democratici hanno ceduto la loro leva più forte: la questione dei sussidi sanitari è stata scorporata e rinviata a un voto separato a dicembre. Sebbene i Repubblicani abbiano promesso un voto, l’accordo non garantisce l’estensione dei sussidi.
Il Conto Salato e la Prossima Crisi
Lo shutdown ha avuto un costo economico e sociale rilevante. Il Congressional Budget Office (CBO) ha stimato che la paralisi di 43 giorni comporterà una perdita non recuperabile del PIL reale tra i 7 e i 14 miliardi di dollari.
Il danno umano è stato il catalizzatore della fine della crisi, con il caos nel traffico aereo dovuto alla carenza di controllori e i ritardi nell’assistenza sociale che hanno aumentato la pressione sui legislatori.
Nonostante Trump abbia scaricato la colpa sui Democratici per aver “inflitto danni massicci” , la realtà è che la firma del decreto ha solo spostato la linea del fronte. L’accordo ha chiuso lo shutdown, ma ha fallito nel risolvere il conflitto fondamentale sull’ACA.
Con due scadenze imminenti—il cruciale voto sull’assistenza sanitaria a dicembre e la nuova scadenza di bilancio a gennaio—la stabilità del governo USA e la sorte di milioni di americani che dipendono dall’ACA rimangono appese a una “bomba a orologeria” politica.