
Mercati a Due Velocità: USA in Euforia, Europa in Stallo
La settimana finanziaria si è chiusa con un netto divario tra le due sponde dell’Atlantico. A Wall Street, un’ondata di ottimismo legata all’intelligenza artificiale (IA) ha spinto gli indici S&P 500 e Nasdaq 100 a nuovi massimi storici, con il Dow Jones che ha seguito a un ritmo più moderato. Gli investitori hanno ignorato la paralisi causata dallo shutdown del governo USA, concentrandosi sulle prospettive di crescita tecnologica.
Il catalizzatore principale è stato l’annuncio di una partnership strategica tra il produttore di chip AMD e OpenAI, che ha fatto schizzare il titolo di AMD e ha trascinato con sé l’intero settore dell’IA. A sostenere il sentiment hanno contribuito anche le minute della Federal Reserve, che hanno segnalato una propensione a ulteriori tagli dei tassi d’interesse nel 2025, alimentando l’appetito per il rischio.
Piazza Affari e il Vecchio Continente in Controtendenza
L’atmosfera in Europa è stata decisamente più cauta. L’indice FTSE MIB di Milano ha chiuso la settimana in territorio negativo, con una perdita dello 0,89%. A pesare sul listino italiano e sulle altre borse europee sono state le incertezze politiche, in particolare la crisi di governo in Francia, e i deboli dati economici provenienti dalla Germania.
A Piazza Affari, la settimana è stata segnata dal crollo di Ferrari, che ha perso il 15,4% in una sola seduta dopo aver deluso le aspettative sulla guidance futura, trascinando al ribasso l’intero settore del lusso. In controtendenza si sono distinti titoli come Buzzi Unicem e Telecom Italia, che hanno registrato performance positive. Debole, invece, il comparto bancario.
La Corsa ai Beni Rifugio: Oro e Argento da Record
In un segnale di profonda ansia sottostante, gli investitori si sono riversati sui metalli preziosi. L’oro ha vissuto una settimana storica, superando per la prima volta la soglia dei 4.000 dollari l’oncia. Ancora più spettacolare la performance dell’argento, che si è avvicinato ai 50 dollari l’oncia, a un passo dal suo massimo di sempre.
Questa impennata è stata alimentata da una combinazione di fattori: la ricerca di sicurezza a causa delle tensioni geopolitiche e dello shutdown USA, le aspettative di tassi più bassi da parte della Fed e un dollaro più debole. Il fatto che asset rischiosi come il Nasdaq e beni rifugio come l’oro abbiano raggiunto nuovi massimi contemporaneamente rivela un mercato profondamente contraddittorio.
Petrolio in Equilibrio Precario
Il mercato del petrolio ha vissuto una settimana volatile, con i prezzi del WTI e del Brent che hanno oscillato in risposta a segnali contrastanti. Da un lato, le speranze per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas hanno ridotto i timori geopolitici, spingendo i prezzi al ribasso. Dall’altro, le nuove sanzioni USA contro l’Iran e una forte domanda di carburante negli Stati Uniti hanno fornito supporto.
Gli occhi degli investitori sono ora puntati sulla prossima settimana, quando, con la fine dello shutdown, verranno rilasciati i dati cruciali sull’inflazione statunitense (CPI). Sarà il primo vero test per capire se l’euforia per l’IA potrà resistere al ritorno della realtà macroeconomica.