
Oggi, 5 novembre 2025, il blocco amministrativo del governo federale statunitense ha raggiunto un triste primato, superando i 35 giorni e diventando ufficialmente lo shutdown più lungo della storia americana. Questo evento non è solo un sintomo di crescente polarizzazione, ma un indicatore di come il costo economico e sociale della disfunzione fiscale stia accelerando in modo drammatico.
Dalle Mura al Welfare: L’Evoluzione dello Stallo
Il precedente record, lo shutdown del 2018-2019, durò 35 giorni ed era incentrato sulla richiesta del Presidente Donald Trump di ottenere $5.7 miliardi per finanziare un muro di confine. Quella crisi fu risolta non per un accordo sul muro, ma quando il rischio operativo divenne troppo alto: i controllori del traffico aereo iniziarono ad assentarsi per via della mancata paga, minacciando la sicurezza dei trasporti aerei.
Lo stallo attuale, al contrario, ruota attorno a questioni di welfare e sanità. I Democratici chiedono di includere nel finanziamento l’estensione dei sussidi per l’assicurazione sanitaria ACA (Affordable Care Act) e la revoca di tagli a Medicaid. Senza questi sussidi potenziati, i costi out-of-pocket per milioni di americani potrebbero aumentare fino al 75%. La crisi è dunque passata da uno scontro ideologico su un’infrastruttura fisica a una lotta per la sicurezza economica e sanitaria di milioni di cittadini.
L’Impatto Economico: Perdite Non Lineari
Gli shutdown prolungati hanno un effetto misurabile sull’economia. Nel 2018-2019, la perdita permanente (il danno non recuperabile) fu stimata dal Congressional Budget Office (CBO) in $3 miliardi.
Per il blocco attuale, la posta in gioco è notevolmente più alta. Le proiezioni indicano che la perdita permanente non recuperata — dovuta a permessi federali mancati, investimenti privati posticipati e incertezza diffusa — è stimata in una cifra compresa tra $7 miliardi e $14 miliardi. Il costo marginale della paralisi cresce esponenzialmente quanto più lo stallo si protrae.
Gli analisti di Goldman Sachs stimano che il blocco, se dovesse protrarsi per circa sei settimane, potrebbe ridurre la crescita annualizzata del PIL nel quarto trimestre 2025 di 1.15 punti percentuali.
Il Costo Umano: Lavoratori Senza Stipendio e Servizi a Rischio
L’effetto più devastante è sulle persone. Circa 1.4 milioni di lavoratori federali sono coinvolti nello shutdown, con 730.000 in furlough (sospensione) e 670.000 obbligati a lavorare senza stipendio. Molti dipendenti federali sono costretti a ricorrere a banche alimentari o piattaforme di crowdfunding per far fronte a spese impreviste in assenza di busta paga.
Inoltre, lo stallo minaccia servizi essenziali per le fasce più vulnerabili:
–SNAP (Sussidi alimentari): I fondi per il programma SNAP, che fornisce assistenza alimentare a circa 42 milioni di americani (quasi un americano su otto), sono stati a rischio di congelamento, lasciando stati e località a lottare per garantire l’erogazione.
-Sanità e Istruzione: Circa 140 programmi Head Start, che offrono educazione prescolastica a bambini provenienti da famiglie a basso reddito, rischiano la chiusura. Anche l’accesso alla telemedicina per i pazienti Medicare e Medicaid è stato interrotto dalla scadenza delle deroghe sanitarie.
La Prospettiva: Una Disfunzione Normalizzata
La durata record dimostra che i negoziatori politici sono sempre più disposti a tollerare un danno economico e umano estremo pur di non cedere sulle proprie posizioni ideologiche. Nonostante il pubblico tenda a disapprovare la gestione della crisi da parte di tutti i principali attori politici, la polarizzazione interna alle basi elettorali permette ai leader di persistere nello stallo, normalizzando lo shutdown come una caratteristica endemica e dannosa del panorama politico americano. La risoluzione richiederà una concessione significativa da una delle parti, un segnale che per ora, al 36° giorno, non è ancora arrivato.