Il rapporto sugli utili del terzo trimestre del 2025 di Tesla (TSLA) ha presentato un quadro di successi a metà, scatenando una reazione negativa immediata a Wall Street. Nonostante i numeri da record nelle vendite, l’incapacità dell’azienda di convertire il volume in profitto ha sollevato seri interrogativi sulla sua valutazione a lungo termine.

Il Paradosso dei Numeri

Nel Q3 2025, Tesla ha raggiunto risultati da record, producendo oltre 447.000 veicoli e consegnandone più di 497.000. I ricavi totali hanno toccato i $28.1 miliardi, superando le aspettative del consenso.  

Tuttavia, la linea di fondo è crollata. L’utile per azione (EPS) rettificato si è attestato a $0.50, mancando significativamente le stime di Wall Street che si aspettavano tra $0.54 e $0.56 per azione. Questa delusione ha causato un calo delle azioni Tesla di oltre il 3% nel pre-market.

La Guerra dei Margini: Un Prezzo Troppo Alto

La causa principale del mancato profitto è stata la drammatica erosione dei margini. Il margine operativo di Tesla è sceso a un minimo del 5.8%, un netto calo rispetto al 10% registrato l’anno precedente.  

Questo calo è il risultato diretto di una strategia aggressiva di tagli dei prezzi, con riduzioni che hanno raggiunto il 25% in mercati chiave come Stati Uniti e Cina, nel tentativo di sostenere la domanda contro l’aumento dei tassi di interesse e la concorrenza feroce.  

La debolezza dei margini di Tesla appare ancora più netta se confrontata con il principale rivale globale, BYD, che ha riportato un margine lordo automobilistico del 25.6% nell’ultimo trimestre, quasi il doppio del 13.58% di Tesla (esclusi i crediti normativi). Questa disparità evidenzia un vantaggio di costo strutturale per BYD, che è molto più integrata verticalmente.

La Scommessa Futuristica: Robotaxi e AI

Di fronte alla crisi dei margini, la leadership di Tesla ha raddoppiato la sua scommessa sul futuro, ribadendo di essere un’azienda di intelligenza artificiale e robotica.  

Il CEO Elon Musk ha confermato che prodotti ad alto potenziale come il Cybercab (robotaxi), il Semi (semirimorchio) e il robot umanoide Optimus sono tutti “in linea con il programma” per la produzione a volume l’anno prossimo.  

In particolare, Tesla ha obiettivi ambiziosi per il suo servizio di robotaxi: l’azienda punta a espandere le sue operazioni driverless (senza conducente) in tre nuovi stati chiave—Nevada, Florida e Arizona—entro la fine del 2025, a condizione di ottenere le necessarie approvazioni normative. Questo piano mira a estendere il programma pilota lanciato ad Austin, Texas.

La Divisione di Wall Street

La reazione del mercato ha suggerito che gli investitori stanno momentaneamente dando priorità alla redditività attuale rispetto alle promesse future. Il calo del titolo è un segno della frustrazione per la mancanza di una guida finanziaria concreta a breve termine.  

Il successo del titolo è ora quasi interamente vincolato all’esecuzione del cronoprogramma del Robotaxi. Analisti come ARK Invest stimano che il 90% del valore aziendale di Tesla dipenderà da questo business entro il 2029.  

Tuttavia, la scommessa presenta alti rischi. La strategia vision-only di Tesla (basata unicamente su telecamere) differisce dai sistemi multisensore (Lidar/Radar) utilizzati da rivali come Waymo. La capacità di ottenere l’approvazione normativa per l’autonomia di Livello 4 non supervisionata rimane l’ostacolo più grande per trasformare il potenziale in profitto. Il Q3 2025 ha cristallizzato la sfida: la crescita dei ricavi non basta; solo l’esecuzione tangibile della sua visione AI potrà giustificare il premio di valutazione di Tesla.