La giornata di venerdì 17 ottobre si è rivelata un caso di studio sulla volatilità geopolitica, con i mercati globali che hanno eseguito una spettacolare “inversione a V” in poche ore. Il sentiment è passato dal panico generalizzato per l’escalation della guerra commerciale a un aggressivo rally di sollievo, tutto innescato e risolto da un rapido cambio di tono nella retorica del Presidente Donald Trump.

Il Panico Mattutino: Tariffe Massicce e Crollo Iniziale
La sessione è iniziata con un clima di estrema prudenza, alimentato dalla minaccia, reiterata dal Presidente Trump, di imporre “tariffe massicce” sui prodotti cinesi, con voci che suggerivano dazi aggiuntivi fino al 100%.
Il mercato europeo, chiudendo in anticipo, ha scontato per intero questo shock negativo. Il FTSE MIB italiano ha chiuso la giornata in netto calo a 41.758,11 punti, registrando una perdita marcata del -1.45%.
L’ondata di avversione al rischio ha spinto gli investitori verso i beni rifugio: l’Oro Spot ha toccato un nuovo massimo storico intraday di $4.392,00 l’oncia, segno del picco di domanda di sicurezza . A Wall Street, l’S&P 500 ha toccato il minimo intraday a 6.603,76, riflettendo la liquidazione iniziale.
La Svolta: Trump Ritrae la Minaccia e Innesca il Rally
L’inversione di tendenza è stata improvvisa quanto il crollo. A metà giornata di contrattazioni americane, il Presidente Trump ha ritirato la minaccia più grave, affermando che la proposta di dazi al 100% “non sarebbe sostenibile” . A rafforzare il cambiamento di sentiment è arrivata la conferma che l’incontro con il Presidente cinese Xi Jinping era ancora in programma entro la fine del mese .
Questa svolta retorica ha rimosso il “rischio binario” di una rottura totale e ha innescato un massiccio risk-on.
La Chiusura Trionfale di Wall Street e il Crollo dell’Oro
Il mercato azionario statunitense ha rimbalzato con forza, chiudendo l’intera giornata in territorio positivo:
- S&P 500 (US500): Ha chiuso a 6.664,01 punti, segnando un guadagno dello +0.53% .
- Dow Jones 30 (US30): Ha recuperato 238 punti, chiudendo a 46.191, con un aumento dello +0.52% .
- Nasdaq 100 (US100): L’indice tecnologico ha registrato la performance migliore, salendo dello +0.65% e chiudendo a 24.818 .
Parallelamente, l’Oro ha subito una violenta correzione. Il metallo prezioso, avendo scontato l’eccesso di premio di rischio geopolitico, è sceso rapidamente, chiudendo in forte ribasso a $4.213,30 l’oncia, con una perdita giornaliera del -2.12% dal giorno precedente . Questo movimento ha confermato la correlazione inversa e quasi perfetta tra la fiducia nel trading azionario e la domanda di asset rifugio.
In sintesi, la giornata è stata un test di nervi, superato da Wall Street grazie a un’abilità camaleontica nel navigare la retorica geopolitica, lasciando i mercati europei in svantaggio a causa del fuso orario e l’Oro alle prese con una correzione tattica.